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lunedì 16 marzo 2020

Il vero nemico




Quando ho realizzato di essere stato io
a fornire gli strumenti con i quali colpirmi
a coloro che consideravo avversari,
ho realizzato che il mio unico e vero nemico
sono stato io e sempre e solo io
ed ho lasciato cadere le armi...
è stato allora e solo allora
che le ferite di battaglia,
tutte le cicatrici che portavo 
per ricordare e guardarmi da coloro 
che consideravo nemici,
si sono dissolte lasciando posto
all'integrità e alla pace.

domenica 1 marzo 2020

Ciò che senti



Ciò che senti dentro di te,
ciò che fa vibrare in armonia le corde del tuo Essere,
quello è ciò che ti spetta per diritto.

Fausto Novelli - Manuale del Risveglio 


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sabato 8 febbraio 2020

Naviga il mare delle tue emozioni! Vivi!



Aspetti che la vita ti faccia un miracolo? Che le circostanze cambino in tuo favore? Aspetti chi? Perchè? Quanto aspetti? Se non ti alzi e diventi il tuo Dio, non puoi sperare che qualcosa cambi. Se non cominci, niente si compierà. Se non bussi, nessuna porta si aprirà. Se non percorri la tua strada, nessuna mappa ti porterà da nessuna parte. I miracoli accadono solo quando fai il primo passo verso la tua realizzazione..­. verso un tuo sogno. Nessuno ti porterà un pacco regalo, nessuno ti renderà felice... se non tu stesso, perciò alzati... mettiti in viaggio... il viaggio della tua felicità... Naviga il mare delle tue emozioni! Vivi! Non rimandare niente... non aspettare nessuno! La tua mano è capace di disegnare i tuoi sogni, di scrivere il tuo destino.

Colette Haddad


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mercoledì 22 gennaio 2020

Arrivare all’origine


Tutto ciò che accade ha sempre una ragione, un seme. Chi crede al caso subisce la vita, chi cerca sempre un motivo esterno a se stesso subisce la vita. Chi comprende che ogni evento ha una causa, un seme dal quale nasce e a sua volta diviene seme dell’evento successivo, può ripercorrere la strada a ritroso e arrivare all’origine. Chi capisce che ognuno di noi genera i semi della propria vita non la subisce più ma la ordina e la gestisce.

Anonimo


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mercoledì 27 novembre 2019

La vecchia Anfora


Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua.

L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto piu che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione:
"Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!".

Un mattino, la vecchia anfora si confido con il padrone:
"Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".

Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada".
"Ma e bellissimo! Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te"disse il padrone.
"Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno".

La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si senti morire di gioia.

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.




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giovedì 7 novembre 2019

Sii ciò che sei




Così... Scopri chi sei, e sii cio’ che sei. Decidi che cosa viene prima, e scegli di farlo. Scopri i tuoi punti di forza, usali e dai loro spazio. Impara a non competere con gli altri, perché nessun altro è in gara con te. Allora avrai... Imparato ad accettare la tua unicità. Imparato a definire le priorità e prendere decisioni. Imparato a convivere con i tuoi limiti. Imparato a darti il rispetto che ti è dovuto. E avrai una vita più entusiasmante e vitale.

Stephen Littleword






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sabato 2 novembre 2019

L'Uomo Nuovo



Il piacere della crescita è immenso. Essere bloccati è una delle sensazioni più orribili. Pertanto, quando ti accorgi di qualcosa, non essere indeciso: agisci in base alla tua intuizione. La vita è semplice e meravigliosa, dobbiamo solo essere chiari su ciò che va abbandonato, su cosa è inutile portarsi dietro, e cosa va invece fatto: ovvero quello che senti, non ciò che Gesù, Buddha o qualcun altro ha detto. Fai ciò che senti di fare e assumiti l’intera responsabilità delle tue azioni; non è affatto una cosa difficile. Sarai svincolato dal passato e ti trasformerai nell’Uomo Nuovo. 
Tutti hanno la possibilità di diventare l’Uomo Nuovo o di restare quello vecchio. Sono necessarie solo un’intuizione e un’azione conseguente.

Osho





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giovedì 17 ottobre 2019

La Piccola Anima e il Sole


"Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce"
di Neale Donald Walsch dal libro "Conversazioni con Dio"


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C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: “Io so chi sono!”
“Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.

“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”

La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
“Oh”, mormorò, “è davvero fantastico!”

Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domandò: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”

E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?”
“Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente…
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!”
piagnucolò la Piccola Anima.

“Eh, già” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambiò espressione.
“Però, però… C’è un problemino..”
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c’è niente che tu non sia.”

“Ehh?” balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiegò Dio. “Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…
perche’ non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?”

“Ehi”, protestò la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho già trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.”

“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono ciò che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzò Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”

“Ah, se è così…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.

Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa è una vera benedizione”, affermò, “perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.

Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’è
Su se non ci fosse Giù, ne’ Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Perciò – concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!”

“Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchiò Dio.
“E’ sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .

Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”

“Davvero?” esclamò la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.

“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggerì Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”

La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.

“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.”

“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annunciò la Piccola Anima
sprizzando felicità da tutti i pori.
E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata
.
Non è forse speciale essere indulgenti?
“Oh, certo”, assicurò Dio. “E’ molto speciale.”

“Va bene, è proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.”

“C’è una cosa però che dovresti sapere.”

La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’è ancora?” ribattè con un sospiro.
“Non c’è nessuno da perdonare”, disse Dio.

“Nessuno?” Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripetè il Creatore. “Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”

Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.

Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.

“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” tornò alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”

La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.

Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiuterò.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.”

“Ma perchè? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?”

“E’ semplice”, spiegò l’Anima Amica, “perchè ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.

“Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.”

“E quindi”, continuò a spiegare l’Anima Amica,
“io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il .
Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona”.

“Ma che cosa farai”, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?”
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.

Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”

“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!”

“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.”

A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …”

“Si? Si…”
“Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà”, concluse l’Anima Amica
gravemente.
“Oh, ma lo farò!” esclamò la Piccola Anima, “lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!”

“Bene”, commentò l’Anima Amica, “perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”

“No, questo non accadrà!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l’opportunità di provare Chi Sono.”

Quindi, l’accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.

Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che
con il suo amore l’aveva resa possibile.

E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.

“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
“Io vi ho mandato solo angeli”.




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lunedì 2 settembre 2019

Segui il sentiero dell’equilibrio



La sfera materiale e quella spirituale non sono che due aspetti di un solo universo e di una sola verità. Concentrandoti eccessivamente su un aspetto o sull’altro, l’uomo non può trovare l’equilibrio necessario per raggiungere uno sviluppo armonioso. Coltiva l’arte di vivere nel mondo senza perdere l’intima pace della mente. Segui il sentiero dell’equilibrio che conduce al meraviglioso giardino interiore della realizzazione del Sé. 

Paramhansa Yogananda


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domenica 1 settembre 2019

Vivi come credi!


C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino.
Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo.
Così partirono tutti e tre con il loro asino.
Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “guardate quel ragazzo quanto è maleducato…lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”.
Allora la moglie disse a suo marito: “non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio.”
Il marito lo fece scendere e salì sull’asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: “guardate che svergognato quel tipo…lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa”.
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentava: “pover’uomo! dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino.
E povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!
Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta.
Gli spaccheranno la schiena!
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “guarda quei tre idioti: camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!”

Conclusione: vivi come credi. fai cosa ti dice il cuore… ciò che vuoi… una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali.

Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.

Sir Charles Spencer Chaplin



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venerdì 15 marzo 2019

Amarsi



Finché non si impara ad amare se stessi difficilmente si riesce ad amare gli altri. Finché non si accetta se stessi difficilmente si accettano gli altri. Finché non si accolgono le proprie zone d’ombra difficilmente si accolgono quelle altrui. Finché non si realizza pienamente se stessi difficilmente si riesce a permettere che gli altri realizzino se stessi.

Bruno Scattolin

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martedì 27 febbraio 2018

Nosce Te Ipsum (Conosci Te Stesso)


"In un villaggio dell'India Settentrionale viveva una vecchina molto saggia e molto dolce e che per questo era amata da tutti. Un giorno gli abitanti del villaggio la videro che cercava con ansia qualcosa di fronte alla sua casetta (in quel tempo il villaggio stava attraversando grandi difficoltà nei rapporti interni). Immediatamente tutti accorsero per chiederle cosa avesse smarrito, e la vecchina rispose che le era caduta una spilla antica che le era stata donata da sua madre che, a sua volta, l'aveva ricevuta da sua nonna, e per questo era molto affezionata a quell'oggetto. Naturalmente tutti si diedero da fare per aiutarla nella ricerca. Dopo alcune ore di ricerca senza esito, un giovanotto sbottò e disse: "ma nonnina, sapresti dirci almeno in che punto piu o meno pensi che la spilla ti sia caduta?". Candidamente la vecchina rispose: "dentro casa, vicino al focolare!". Il giovanotto, visibilmente irritato, chiese di rimando se per caso fosse impazzita a cercare fuori dalla casa cio che era stato smarrito all'interno. Con un sorriso la vecchina rispose: "Nelle questioni materiali siete tutti bravi a sapere cosa fare, perché dunque continuate a cercare la felicità fuori di voi e non vi rendete conto che così facendo non la troverete mai?".

(Storia Zen)




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giovedì 15 febbraio 2018

Nessun incontro è casuale


"Immaginate che nessun incontro fra le persone sia casuale.
Immaginate che ogni persona che incontriate sia mandata per uno scopo!

Quando questa idea mi attraversò la mente per la prima volta la mia reazione fu di dubbio.
Impossibile, pensai, chi mai potrebbe organizzare tutti questi incontri?
Ma, a poco a poco, sperimentai come questo pensiero rendesse straordinariamente e tangibilmente più gratificante procedere nel cammino della vita.
Infatti, un buon numero di incontri, sia con persone che già conoscevo che con sconosciuti, diventò più eccitante, talvolta quasi inebriante!
Immagino che chiunque io incontri mi sia mandato per uno scopo.
Incomincio a pensare e a credere decisamente che sia così e questo pensiero rende la vita più divertente e piena di significato.
Se riguardate alla vostra vita passata, potete constatare che ogni persona che avete incontrato – ogni singola persona – ha contribuito, a suo modo, a farvi essere quello che siete oggi.
Ogni incontro che avete fatto, nei modi più svariati, ha messo in evidenza qualcosa di voi.
Perché non provate a pensarci?
Prendetevela con calma e rimanete per un po’ in compagnia di quest’idea.
Chiunque io incontri mi è mandato per uno scopo."

Kay Pollak



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lunedì 12 febbraio 2018

Nel profondo del tuo essere



Non si nasconde in superficie, in attesa di essere raccolta. Non sfavilla sotto i raggi del sole, in modo da attirare la vostra attenzione. La ricchezza interiore scorre in profondità, nel profondo del vostro essere. Se guardate all'esterno, non la troverete; potete individuarla solo guardando all'interno e rimanendo determinati. Scavare nella vostra vita significa cercare le lezioni che potete apprendere su voi stessi quando siete arrabbiati, tristi o poveri. Anche gli eventi più dolorosi ci aiutano a crescere a livello spirituale. Se trovate la ricchezza interiore, nessuno può portarvela via: vi apparterrà per sempre. 

Gary Zukav



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domenica 11 febbraio 2018

Quando seguiamo la nostra intuizione


Quando ci fidiamo della nostra intuizione e la seguiamo, la vita tende a ricompensare questo nostro impegno in molti modi, anche economicamente. I soldi sono sostanzialmente un simbolo di energia, e riflettono il modo in cui l’energia scorre nella nostra vita. Quando seguiamo il flusso della nostra energia e compiamo i passi che sono giusti per noi, i soldi di solito prendono a circolare nella nostra vita nella giusta quantità, per consentirci di prenderci cura delle nostre responsabilità e di fare quelle cose che abbiamo bisogno di fare. Ciascuno di noi ha bisogni e destini differenti in relazione ai soldi. Alcune persone conducono esistenze relativamente semplici e hanno bisogno soltanto di una modesta quantità di risorse; altri fanno una vita più complessa, che richiede maggiori risorse economiche. Quando seguiamo la nostra intuizione riusciamo a procurarci le risorse sufficienti per realizzare i nostri scopi di vita.

Shakti Gawain



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sabato 10 febbraio 2018

Capaci di manifestare


Siete esseri umani che avanzano, divinamente dotati e capaci di manifestare il destino che permette la superconsapevolezza. Ma chi continua ad affannarsi a e mangiarsi la coda inseguendo sempre lo stesso vecchio problema non raggiungerà mai la superconsapevolezza. Non potrete mai avere un grande ed esaltante colpo di vero genio se tutto il vostro corpo mentale ed emozionale è preso dalla preoccupazione dovuta allo stress, alle tensioni, all’indebitamento. Non potrete mai avere nemmeno l’ombra di una profonda visione se tutti i vostri atteggiamenti sono segnati dal senso della mancanza. Non potrete mai vedere ciò che c’è nel cielo se, a testa bassa, siete indaffarati a sgranare la corona delle preoccupazioni per una storia d’amore finita. E non vedrete mai la gloria in ciò che sta per accadere se ve ne state seduti di fronte alla televisione assorti in qualche illusorio problema.Voi capite bene ciò che dico, lo so.

Ramtha



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venerdì 9 febbraio 2018

Incontrate e siate il vostro Sé


Un’illusione è che qualcun altro possa fare tutto al vostro posto, che qualche sapiente, o guru, o insegnante, possa farlo in vece vostra. Nemmeno il più grande guru del mondo può fare un passo al vostro posto. Dovete farlo voi. Sant’Agostino l’ha espresso meravigliosamente: “Gesù Cristo stesso non poteva fare nulla per molti tra coloro che lo ascoltavano”. Oppure, per citare quello splendido detto arabo: “La natura della pioggia è sempre la stessa, eppure fa nascere spine nel pantano e fiori in giardino”. Siete voi a dover agire. Nessun altro può aiutarvi. Siete voi a dover digerire il cibo che consumate, siete voi a dover capire. Nessun altro può capire in vece vostra. Siete voi a dover cercare. Nessun altro può cercare in vece vostra. E se quel che cercate è la verità, allora dovete farlo voi. Non potete appoggiarvi a nessuno.

Anthony De Mello

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giovedì 8 febbraio 2018

Il vero benessere



Se guardate voi stessi con un atteggiamento di disprezzo, vedrete anche il resto del mondo in quella luce. Proietterete il vostro stato d’animo sugli altri, e allora vedrete in loro la stessa miseria che vedete in voi stessi. Comincerete a trovare difetti negli altri, a guardarli con l’occhio del peccato e a scoprire impurità in ogni cosa che vi circonda. Perciò, prima di tutto, dovreste riconoscere la vostra grandezza, la vostra divinità. Solo allora capirete la divinità degli altri. Una volta che avete cominciato a rendervi conto che Dio stesso dimora all’interno del cuore umano, una volta che avete cominciato a rispettarvi, automaticamente rispetterete gli altri. E così comincerete a vedere che il mondo è bellissimo e che altrettanto bello sarà il vostro atteggiamento verso gli altri.

Swami Muktananda

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