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domenica 1 marzo 2020

Ciò che senti



Ciò che senti dentro di te,
ciò che fa vibrare in armonia le corde del tuo Essere,
quello è ciò che ti spetta per diritto.

Fausto Novelli - Manuale del Risveglio 


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venerdì 14 febbraio 2020

Il tuo prezioso dono per gli altri



Sii più tollerante con te stesso. Abbi più pazienza. Regalati più tempo. Amati. Perdonati. Apprezzati. Coccolati. Prenditi cura di te. Non avere più paura di deludere gli altri. Tu sei come sei tu, e ne hai tutti i diritti. Sii orgoglioso di te. Sei la cosa più bella e preziosa che c'è al mondo. Alla fine trasmetterai agli altri quello che senti per te. Il tuo amore per te si trasforma in un prezioso dono per gli altri. 

Gustav Birth


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mercoledì 27 novembre 2019

La vecchia Anfora


Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua.

L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto piu che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione:
"Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!".

Un mattino, la vecchia anfora si confido con il padrone:
"Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".

Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada".
"Ma e bellissimo! Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te"disse il padrone.
"Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno".

La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si senti morire di gioia.

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.




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giovedì 17 ottobre 2019

La Piccola Anima e il Sole


"Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce"
di Neale Donald Walsch dal libro "Conversazioni con Dio"


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C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: “Io so chi sono!”
“Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.

“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”

La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
“Oh”, mormorò, “è davvero fantastico!”

Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domandò: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”

E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?”
“Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente…
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!”
piagnucolò la Piccola Anima.

“Eh, già” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambiò espressione.
“Però, però… C’è un problemino..”
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c’è niente che tu non sia.”

“Ehh?” balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiegò Dio. “Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…
perche’ non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?”

“Ehi”, protestò la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho già trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.”

“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono ciò che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzò Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”

“Ah, se è così…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.

Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa è una vera benedizione”, affermò, “perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.

Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’è
Su se non ci fosse Giù, ne’ Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Perciò – concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!”

“Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchiò Dio.
“E’ sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .

Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”

“Davvero?” esclamò la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.

“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggerì Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”

La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.

“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.”

“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annunciò la Piccola Anima
sprizzando felicità da tutti i pori.
E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata
.
Non è forse speciale essere indulgenti?
“Oh, certo”, assicurò Dio. “E’ molto speciale.”

“Va bene, è proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.”

“C’è una cosa però che dovresti sapere.”

La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’è ancora?” ribattè con un sospiro.
“Non c’è nessuno da perdonare”, disse Dio.

“Nessuno?” Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripetè il Creatore. “Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”

Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.

Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.

“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” tornò alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”

La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.

Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiuterò.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.”

“Ma perchè? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?”

“E’ semplice”, spiegò l’Anima Amica, “perchè ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.

“Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.”

“E quindi”, continuò a spiegare l’Anima Amica,
“io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il .
Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona”.

“Ma che cosa farai”, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?”
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.

Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”

“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!”

“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.”

A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …”

“Si? Si…”
“Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà”, concluse l’Anima Amica
gravemente.
“Oh, ma lo farò!” esclamò la Piccola Anima, “lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!”

“Bene”, commentò l’Anima Amica, “perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”

“No, questo non accadrà!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l’opportunità di provare Chi Sono.”

Quindi, l’accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.

Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che
con il suo amore l’aveva resa possibile.

E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.

“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
“Io vi ho mandato solo angeli”.




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domenica 1 settembre 2019

Vivi come credi!


C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino.
Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo.
Così partirono tutti e tre con il loro asino.
Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “guardate quel ragazzo quanto è maleducato…lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”.
Allora la moglie disse a suo marito: “non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio.”
Il marito lo fece scendere e salì sull’asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: “guardate che svergognato quel tipo…lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa”.
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentava: “pover’uomo! dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino.
E povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!
Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta.
Gli spaccheranno la schiena!
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “guarda quei tre idioti: camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!”

Conclusione: vivi come credi. fai cosa ti dice il cuore… ciò che vuoi… una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali.

Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.

Sir Charles Spencer Chaplin



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martedì 27 febbraio 2018

Nosce Te Ipsum (Conosci Te Stesso)


"In un villaggio dell'India Settentrionale viveva una vecchina molto saggia e molto dolce e che per questo era amata da tutti. Un giorno gli abitanti del villaggio la videro che cercava con ansia qualcosa di fronte alla sua casetta (in quel tempo il villaggio stava attraversando grandi difficoltà nei rapporti interni). Immediatamente tutti accorsero per chiederle cosa avesse smarrito, e la vecchina rispose che le era caduta una spilla antica che le era stata donata da sua madre che, a sua volta, l'aveva ricevuta da sua nonna, e per questo era molto affezionata a quell'oggetto. Naturalmente tutti si diedero da fare per aiutarla nella ricerca. Dopo alcune ore di ricerca senza esito, un giovanotto sbottò e disse: "ma nonnina, sapresti dirci almeno in che punto piu o meno pensi che la spilla ti sia caduta?". Candidamente la vecchina rispose: "dentro casa, vicino al focolare!". Il giovanotto, visibilmente irritato, chiese di rimando se per caso fosse impazzita a cercare fuori dalla casa cio che era stato smarrito all'interno. Con un sorriso la vecchina rispose: "Nelle questioni materiali siete tutti bravi a sapere cosa fare, perché dunque continuate a cercare la felicità fuori di voi e non vi rendete conto che così facendo non la troverete mai?".

(Storia Zen)




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giovedì 15 febbraio 2018

Nessun incontro è casuale


"Immaginate che nessun incontro fra le persone sia casuale.
Immaginate che ogni persona che incontriate sia mandata per uno scopo!

Quando questa idea mi attraversò la mente per la prima volta la mia reazione fu di dubbio.
Impossibile, pensai, chi mai potrebbe organizzare tutti questi incontri?
Ma, a poco a poco, sperimentai come questo pensiero rendesse straordinariamente e tangibilmente più gratificante procedere nel cammino della vita.
Infatti, un buon numero di incontri, sia con persone che già conoscevo che con sconosciuti, diventò più eccitante, talvolta quasi inebriante!
Immagino che chiunque io incontri mi sia mandato per uno scopo.
Incomincio a pensare e a credere decisamente che sia così e questo pensiero rende la vita più divertente e piena di significato.
Se riguardate alla vostra vita passata, potete constatare che ogni persona che avete incontrato – ogni singola persona – ha contribuito, a suo modo, a farvi essere quello che siete oggi.
Ogni incontro che avete fatto, nei modi più svariati, ha messo in evidenza qualcosa di voi.
Perché non provate a pensarci?
Prendetevela con calma e rimanete per un po’ in compagnia di quest’idea.
Chiunque io incontri mi è mandato per uno scopo."

Kay Pollak



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domenica 11 febbraio 2018

Quando seguiamo la nostra intuizione


Quando ci fidiamo della nostra intuizione e la seguiamo, la vita tende a ricompensare questo nostro impegno in molti modi, anche economicamente. I soldi sono sostanzialmente un simbolo di energia, e riflettono il modo in cui l’energia scorre nella nostra vita. Quando seguiamo il flusso della nostra energia e compiamo i passi che sono giusti per noi, i soldi di solito prendono a circolare nella nostra vita nella giusta quantità, per consentirci di prenderci cura delle nostre responsabilità e di fare quelle cose che abbiamo bisogno di fare. Ciascuno di noi ha bisogni e destini differenti in relazione ai soldi. Alcune persone conducono esistenze relativamente semplici e hanno bisogno soltanto di una modesta quantità di risorse; altri fanno una vita più complessa, che richiede maggiori risorse economiche. Quando seguiamo la nostra intuizione riusciamo a procurarci le risorse sufficienti per realizzare i nostri scopi di vita.

Shakti Gawain



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martedì 6 febbraio 2018

Ricordati di sgombrare la mente



Non importa quanto sei impegnato:
ogni tanto non dimenticarti di sgombrare la mente
dalle preoccupazioni e da tutti i doveri.
Basta che tu li metta al bando.
Ricorda,
non sei stato creato per le preoccupazioni,
ma sono le preoccupazioni a essere create da te.
Non permettere loro di torturarti. 

Paramhansa Yogananda


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Prenditi del tempo, te lo meriti, scegli un posto tranquillo, rilassati, mettiti le cuffie e coccolati con l’audiolibro del Manuale del Risveglio: http://youtu.be/S3KAmy6_-gk 😌🎧📻🎶🙏

L'audiolibro lo trovi su YouTube anche digitando "Manuale del Risveglio di Fausto Novelli - Audiolibro".

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domenica 4 febbraio 2018

Scegli luoghi e persone




È fortemente raccomandato disciplinarti riguardo alla scelta dei luoghi e delle persone con cui interagire, stando attento che quelle scelte non siano determinate dal giudizio degli altri ma, piuttosto, dal tuo focalizzarti sul tuo bene più grande. Finché non sviluppi la capacità di essere vibrazionalmente impermeabile, è consigliabile renderti conto di fino a che punto il tuo stato energetico è influenzato da qualunque cosa o persona che incontri. Quando, col tempo, la capacità di mantenere la tua energia si stabilizza, diminuirà probabilmente la vulnerabilità che caratterizzava questo stadio del processo di trasformazione. Una volta raggiunto quel livello, il naturale senso di distacco adottato come misura preventiva ai primi stadi del processo farà posto alla sensazione di fonderti, con intenzione cosciente, con Tutto Ciò Che È.

Rasha



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lunedì 22 gennaio 2018

Yes, I CAN






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domenica 14 gennaio 2018

Non succede niente? Sii nel Qui e Ora




Video di LinfaVitale

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mercoledì 30 marzo 2016

Non esistono grandi guerrieri!


"Non esistono grandi guerrieri. La guerra non fa grande nessuno."

Yoda

Star Wars - "L'Impero colpisce ancora" -
(Grande guerriero? Guerra non fa nessuno grande.)

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martedì 29 marzo 2016

Al di là del bene e del male



Non dire che qualcosa è bene; non dire che qualcosa è male. Nel momento in cui affermi che qualcosa è bene, nasce l’attaccamento, prende forma un’attrazione. Quando dici che qualcosa è male, nasce una repulsione. Non valutare, non giudicare, lascia che sia, lascia che si manifesti. Nel momento in cui sei presente, senza alcun biasimo, condanna, giustificazione, in quella consapevolezza priva di scelta qualsiasi sofferenza psicologica evapora semplicemente come una goccia di rugiada al sole dell’alba. E alle spalle resta uno spazio puro, alle spalle si lascia uno spazio vergine e incontaminato. Questo è l’Uno, il Tao, oppure lo puoi chiamare Dio. Questo Uno che resta allorché ogni sofferenza scompare, quando non sei più diviso in alcun modo, allorché l’osservatore è diventato la cosa osservata; ebbene, questa è l’esperienza di Dio, del samadhi.

Osho

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venerdì 25 marzo 2016

Incontrate e siate il vostro Sé



Ogni persona è come una porta. Quando sei una persona, chiami quelli che ti piaciono: "Venite nella mia stanza". Ma dietro la porta c’è spesso una stanza rumorosa e disordinata. Quando sei libero, la porta diventa una porta verso l'Infinito. Non è una vecchia porta. È una porta nell'Infinito. È una porta nello stesso Sé reale di ognuno. Riuscirai a diventare una porta come questa? Alcune porte sono chiuse a chiave. C’è un grande cartello fuori: "Privato. Non entrare!". Altri ancora sono come porte a cui siano state tolte le cerniere: "Entrate quando volete.". Incontrate e siate il vostro Sé.

Mooji

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mercoledì 23 marzo 2016

Proiezioni



Una breve storia zen, recita:

C’era una volta un vecchio saggio seduto ai bordi di un’oasi all’entrata di una città del Medio Oriente.
Un giovane si avvicinò e gli domandò:
“Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?”
L’uomo rispose a sua volta con una domanda:
“Come erano gli abitanti della città da cui venivi?”
“Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là”.
“Così sono gli abitanti di questa città!”, gli rispose il vecchio saggio.
Poco dopo, un altro giovane si avvicinò all’uomo e gli pose la stessa domanda:
“Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?”
L’uomo rispose di nuovo con la stessa domanda:
“Com’erano gli abitanti della città da cui vieni?”.
“Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!”.
“Anche gli abitanti di questa città sono così!”, rispose il vecchio saggio.
Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all’abbeveraggio aveva udito le conversazioni e quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero:
“Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone?
“Figlio mio”, rispose il saggio, “ciascuno porta nel suo cuore ciò che è.
Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui.
Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell’altra città,troverà anche qui degli amici leali e fedeli.
Perché, vedi, ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore.
Nella vita si trova sempre ciò che si aspetta di trovare.. perché ognuno proietta all’esterno ciò che risiede dentro di sé.

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lunedì 15 febbraio 2016

Senza scuse



Non devi difendere o spiegare le tue decisioni a nessuno.
È la tua vita... vivila senza scuse.


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domenica 14 febbraio 2016

Cambia te stesso e cambierai l'esperienza



Tutto nella tua esperienza è un riflesso di te,
incluse le persone e le cose attorno a te.
Per cambiare l’esperienza puoi cambiare te stesso:
a quel punto i riflessi si modificheranno.

Serge Kahili King


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